Perù: la solidarietà delle donne

Il Perù è uno dei paesi più colpiti dal coronavirus con il più alto tasso di mortalità al mondo. Ciò è dovuto anche alle ingiustizie e alle disuguaglianze della democrazia corrotta e razzista, incapace di comprendere i bisogni della popolazione.

Le drammatiche condizioni di vita cercano di essere risolte da molteplici iniziative di solidarietà, molte delle quali hanno come protagoniste le donne. Esemplari sono le mense popolari nei quartieri del sud di Lima e nelle città andine. Come a New Inca City, dove un gruppo di donne della comunità ha istituito la “Pentola di solidarietà”, che opera grazie all’aiuto di donazioni e all’impegno dei volontari. Come questa ci sono molte altre mense comunitarie organizzate spontaneamente in tutto il Perù che richiedono il riconoscimento e aiuti ufficiali.

È possibile che l’emergenza riveli, con tutte le sue contraddizioni e drammi inclusi, alcune verità essenziali: prima fra tutte che il genere femminile è il primo protagonista della cura della vita, anche in ambito materiale e sanitario. Questo tratto, mortificato e strumentalizzato millenni fa, emerge ogni giorno, sia in queste azioni di solidarietà che nella conoscenza ancestrale delle madri e delle nonne che sono di nuovo decisive per preservare le comunità in regioni come il Perù, l’Amazzonia o l’America Centrale. Risorse femminili che ci raccontano il meglio della nostra umanità e che fanno la differenza nel presente e possono essere vitali per il nostro futuro.