Come lavoratrici del Comune di Bologna e come compagne e compagni de La Comune, esprimiamo solidarietà a Micol e siamo con lei nel denunciare l’atto vile di vandalismo e di intimidazione di stampo fascistoide con cartoline con immagini di Mussolini recapitate nella sua buchetta delle lettere i giorni scorsi.Le modalità sono quelle vigliacche dell’intimidazione, indice del clima retrivo che attecchisce anche dal basso, come Micol stessa denuncia, e che ha visto già diverse espressioni a Bologna contro rappresentanti delle istituzioni locali, e non solo.Possono essere molteplici le ragioni di questo gesto infame: l’impegno di Micol in un sindacato che sta denunciando le politiche governative e padronali, che si schiera per la pace e contro l’invio di armi, per l’accoglienza degli immigratiLeggi Tutto

Di nuovo una tragedia sul lavoro: un’esplosione allo stabilimento Toyota di Borgo Panigale ha causato due morti e undici feriti, di cui uno gravissimo. A loro e ai loro cari va tutta la nostra solidarietà. Non accetteremo che se ne parli come dell’ennesimo incidente, dell’ennesima fatalità inevitabile: è il risultato di un lavoro sempre più sfruttato, precario, alienato, frustrante e soprattutto sempre più insicuro. È il frutto di una logica malata che mette il profitto (di pochi) davanti alla vita (di molti). Quanto accaduto a Borgo Panigale è quello che accade ogni giorno in tanti luoghi: padroni e padroncini, spalleggiati da un governo retrivo che criminalizza ogni forma di dissenso e di protesta, risparmiano sulla sicurezza e sulla qualità delle forniture.Leggi Tutto

“FERMIAMO LE GUERRE, IL TEMPO DELLA PACE È ORA”, promossa dalla Rete Pace e Disarmo A FIANCO DEI POPOLI PER LA PACIFICAZIONECONTRO LE GUERRE E I TERRORISMI CESSATE IL FUOCO OVUNQUE, BASTA CON L’INVIO DI ARMI STOP AL GENOCIDIO A GAZA E ALL’AGGRESSIONE AL LIBANO DA PARTE DELL’ESERCITO ISRAELIANO A FIANCO DEL POPOLO PALESTINESEE DEGLI OPPOSITORI EBREI CONTRO NETANYAHU E HAMAS CONTRO LA CRIMINALE AGGRESSIONE DI PUTIN ALL’UCRAINA, IL NAZIONALISMO BELLICISTA DI ZELENSKYE LE MIRE ESPANSIONISTE DELLA NATO IMPEGNO QUOTIDIANO E DIRETTO PER LA SOLIDARIETÀE IL MUTUO APPOGGIO CONTRO LA VIOLENZA DIFFUSA E NEI CONFRONTI DI DONNE, BAMBINI, IMMIGRATI ACCOGLIENZA INCONDIZIONATA DI PROFUGHI E IMMIGRATI PER LA PIENA LIBERTÀ DI ESPRESSIONE E MANIFESTAZIONE CONTRO IL DDL “SICUREZZA” per gli appuntamenti delleLeggi Tutto

Sono passati solo 17 mesi dalla tragica alluvione del maggio 2023 e già Bologna e l’Emilia-Romagna si sono di nuovo sotto acqua e fango. A tutte le persone colpite va la nostra piena solidarietà.
Ancora una volta le istituzioni – locali e nazionali – si giustificano parlando di un episodio eccezionale ed imprevedibile. Eppure la scienza ha avvertito da tempo che il cambiamento climatico porterà con sé il moltiplicarsi di eventi meteorologici estremi. Non è stata un’inevitabile catastrofe naturale quella dei giorni scorsi, ma il frutto avvelenato di una logica spietata che, in nome del profitto di pochi, continua a devastare il pianeta e a sfruttare le persone. Una logica basata su una voracità senza limiti: sempre più le emissioni di CO2,Leggi Tutto

Diarra, un giovane di 26 anni originario del Mali, viene ucciso domenica 20 ottobre a Verona con 3 colpi di pistola al petto da un poliziotto della Polfer. Quest’ultimo dice di aver sparato perché minacciato dal ragazzo che, armato di un coltello, lo ha aggredito. Ma questo non lo assolve dall’omicidio perpetrato. Lo stesso agente ha tentato di rianimarlo con un massaggio cardiaco. Numerosi testimoni parlano di stato confusionale in cui il giovane versava. Chi conosceva Diarra ha raccontato di una persona caduta in una spirale depressiva a causa dei problemi legati alla mancata regolarizzazione. Era un richiedente asilo che, come tanti altri, viveva in un limbo fatto di fatiche e frustrazioni, sfruttamento e mancanza di accoglienza che portano alcuni adLeggi Tutto

“Volevo solo essere libero” Queste sono le prime parole, semplici e vitali, di un ragazzo bengalese che in questi giorni è passato dal rischio di morte in mare, al salvataggio, alla deportazione nei CPR costruiti in Albania dal governo italiano. Insieme ad altre 12 persone è stato liberato grazie all’ordinanza del tribunale di Roma che si è attenuto alla sentenza della Corte di Giustizia UE la quale stabilisce che un Paese non può essere ritenuto sicuro solo in parte e solo per una categoria di persone. Nel caso specifico sia il Bangladesh che l’Egitto, paesi di provenienza dei deportati, non sono stati ritenuti paesi sicuri. Nel suo disumano e prepotente incedere, il governo italiano di cui un Ministro è inquisito aLeggi Tutto

Nella notte tra l’8 ed il 9 ottobre si è verificata una gravissima aggressione ai danni dei lavoratori della pelletteria Confezioni Lin Weidong e delle compagne e dei compagni del Sudd Cobas che stavano animano un picchetto permanente davanti ai cancelli dell’azienda di Seano (frazione di Carmignano in provincia di Prato) nell’ambito dell’iniziativa Strike Day. Cinque italiani con il volto travisato hanno aggredito i partecipanti utilizzando anche spranghe di ferro e causando il ferimento di 4 persone tra cui il coordinatore del sindacato Luca Toscano. Un’aggressione condotta in stile mafioso allo scopo di intimidire chi lotta per la conquista dei i più elementari diritti dei lavoratori.Questa iniziativa di lotta, che coinvolge anche lavoratori di altre aziende del distretto, è volta aLeggi Tutto

A fianco delle popolazioni del Libano. A fianco del popolo palestinese e di quello ebraico contro Netanyahu e Hamas. Per il cessate il fuoco immediato a Gaza e in Libano. Per la pacificazione e la libertà di tutte le popolazioni del Medio Oriente. Lo Stato di Israele ha intensificato i bombardamenti contro il Libano aprendo un secondo fronte dopo la guerra che Netanyahu e il suo governo di ultradestra razzista, fondamentalista e islamofobo sta conducendo contro la popolazione palestinese della Striscia di Gaza e della Cisgiordania. La furia genocida di Israele seguita all’attacco terrorista e antisemita di Hamas del 7 ottobre investe oggi anche il Libano. Le operazioni belliche e terroriste di Israele non hanno colpito solo i capi e iLeggi Tutto

Il decreto sicurezza varato dal governo Meloni è un gravissimo attacco alle libertà. In sintesi questi sono i principali provvedimenti: I blocchi stradali, le proteste nei Cpr sono considerati reato penale con condanne fino a 2 anni. Sono previsti 15 anni di carcere per chi fa “resistenza attiva” e 4 per il reato di “resistenza passiva”. Addirittura la “propaganda” delle lotte può essere considerata reato da punire con 6 anni di reclusione.  Si prevedono anche 7 anni di carcere per chi occupa case e chi solidarizza. Si dà facoltà alle forze dell’ordine di detenere una seconda arma personale al di fuori del servizio. Addirittura si vieta agli immigrati senza permesso di soggiorno l’uso del cellulare perché si vincola l’acquisto della simLeggi Tutto

Giacomo (Jack) Gobbato, un compagno del centro Sociale Rivolta, è stato accoltellato e ucciso a Mestre nella notte del 20 settembre. Jack è stato ucciso perché ha cercato – insieme ad un altro compagno a sua volta ferito- di difendere una donna da uno scippo. I suoi compagni hanno ricordato così la sua generosità: “Ciao Jack, per aver sempre lottato senza abbassare la testa, per aver teso una mano a chiunque ne avesse bisogno, per aver continuato a seminare sogni in una città abbandonata dalle istituzioni e dove la marginalità vuole essere nascosta. Ora c’è spazio solo per il dolore, ci saranno altri momenti in cui prendere parola. Condividiamo anche ciò che è stato già scritto, ossia che non accetteremo nessunaLeggi Tutto